1983, Venezia, palazzo Fortuny. la prima retrospettiva italiana. Allora, l'ipocrisia del comune pudore, dal pulpito del suo altare abbaiava allo scandalo. Allora non si era capito che Robert Mapplethorpe era uno scultore classico nato in altri tempi e il suo tempo lo voleva scolpire con i mezzi del suo tempo. Il mezzo fotografico gli ha permesso di scolpire la perfezione del corpo e racchiuderne dentro la forza del vivere, il carattere, le ambiguità e la cultura esplosiva di allora. 2012, Milano, Fondazione Forma, dalla soggettiva volgarità, alla oggettiva purezza delle forme del corpo nel suo vivere.
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Ottobre 2014
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