La fotografia ha avuto un lungo periodo in cui il suo essere era latente; ora nell'era digitale ha lasciato tale caratteristica, ma come un ambito parcheggio è stato occupato dai "Photographer".
Un esercito di nascituri, prematuramente separati dall'umiltà di imparare per la foga di mostrare quanto possono insegnare. Ho la percezione che tale moltitudine sia convinta che acquistando una fotocamera, ci sia compresa la partita I.V.A. di Photographer, che come figo foresto acquisisce il diritto esentasse divino e di poter fotograficamente catechizzare chiunque. Non ho mai compreso se tale arroganza sia succube dell'ignoranza o viceversa, di sicuro tra loro non si intralciano. Tutto questo viene poi permesso da una beota cultura, dalla quale come oche da foie gras ci lasciamo intubare per un evidente accumolo modello "I like", preferito oramai al latente sapere. Il cerchio è chiuso, il sapere non è in superficie, ma nel suo essere se ne avverte la presenza, la sua etica essenza, della quale il Photographer avrà mai coscienza.
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Ottobre 2014
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